Il MECCANISMO DEL CAPRO ESPIATORIO – SULFUREA

meccanismo del capro espiatorio
meccanismo del capro espiatorio

Tra i grandi miti della trasgressione, nel mondo occidentale, trionfa il perverso gioco tra il Diavolo e l’uomo, tra due intelligenze con ansia di potere l’uno sull’altro.
E’ un duello ad armi dispari, con brevi tregue, che avviene in ogni terreno, esterno ed intimo, pronto a riaccendersi in momenti di particolare criticità per la vita personale e collettiva.

“VEDO SATANA CADERE COME FOLGORE” (RENE’ GIRARD)

Un uomo giovane e insicuro, malgrado sia piacente e all’apparenza in accordo con il mondo in cui si trova, a un tratto si trova vicino un signore elegante, eloquente ed ironico con il quale inizia una conversazione particolare in un tempo dilatato e surreale.

Entrambi si trovano ad affrontare un cammino segnato da esperienze diverse, guidate e sorrette dal signore apparso al fianco del giovane, ma tutte caratterizzate da punti di vista contraddittori tra loro e provocatori.
Tra i due, apparentemente conflittuali in ogni argomento, si instaura uno stretto legame tanto che il loro andare risulta una “via” di nove stazioni di conoscenza, di riflessione, di amore.

In termini sfumati appare qua e là un richiamo alla metafisica presenza dentro l’uomo del “diavolo”, ma tutto quello che accade tra i due è orientato a spingere l’uomo giovane “di tutti i giorni” ad una coscienza di sé non scontata, né banale, aperta al mondo e ad una spiritualità sensibile all'”altro”.
Non si tratta quindi di un diavolo corruttore, perché, oggi, nel mondo c’è quasi rimasto poco da corrompere, ma di un diavolo raddrizzatore che, forse, nel riposizionare il bene e il male nelle vecchie linee, può tornare a fare in pieno il suo mestiere!

Tra i grandi miti della trasgressione, nel mondo occidentale, trionfa il perverso gioco tra il Diavolo e l’uomo, tra due intelligenze con ansia di potere l’uno sull’altro.
E’ un duello ad armi dispari, con brevi tregue, che avviene in ogni terreno, esterno ed intimo, pronto a riaccendersi in momenti di particolare criticità per la vita personale e collettiva.

“VEDO SATANA CADERE COME FOLGORE” (RENE’ GIRARD)

Un uomo giovane e insicuro, malgrado sia piacente e all’apparenza in accordo con il mondo in cui si trova, a un tratto si trova vicino un signore elegante, eloquente ed ironico con il quale inizia una conversazione particolare in un tempo dilatato e surreale.

Entrambi si trovano ad affrontare un cammino segnato da esperienze diverse, guidate e sorrette dal signore apparso al fianco del giovane, ma tutte caratterizzate da punti di vista contraddittori tra loro e provocatori.
Tra i due, apparentemente conflittuali in ogni argomento, si instaura uno stretto legame tanto che il loro andare risulta una “via” di nove stazioni di conoscenza, di riflessione, di amore.

In termini sfumati appare qua e là un richiamo alla metafisica presenza dentro l’uomo del “diavolo”, ma tutto quello che accade tra i due è orientato a spingere l’uomo giovane “di tutti i giorni” ad una coscienza di sé non scontata, né banale, aperta al mondo e ad una spiritualità sensibile all'”altro”.
Non si tratta quindi di un diavolo corruttore, perché, oggi, nel mondo c’è quasi rimasto poco da corrompere, ma di un diavolo raddrizzatore che, forse, nel riposizionare il bene e il male nelle vecchie linee, può tornare a fare in pieno il suo mestiere!

dal 21 ottobre al 31 ottobre 2021 – Roma, Teatro Lo Spazio – dal giovedì alla domenica – dal giovedì al sabato ore 21:00, domenica ore 17:00

REPLICHE

dal 21 ottobre al 31 ottobre 2021 – Roma, Teatro Lo Spazio – dal giovedì alla domenica – dal giovedì al sabato ore 21:00, domenica ore 17:00

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